Dati generali

Analisi 2021

L’analisi delle contrattazioni curate dal Notariato sul territorio Nazionale offre un panorama fedele dell’attività economica dei privati e delle imprese del Paese durante il 2021, un anno “straordinario” come l’anno precedente, influenzato dagli eventi di rilevanza globale, ma caratterizzato anche da un forte impulso verso la ripartenza e da una generale tenuta del volume di affari.

Il sistema notarile facilita la raccolta dei dati derivanti delle operazioni da loro effettuate: i Notai italiani infatti sono organizzati su base territoriale, articolata nei Distretti Notarili; di norma, è istituito un Distretto Notarile in ogni circondario di Tribunale e ogni Distretto Notarile è a sua volta composto da un numero variabile di Notai, programmato periodicamente dal Ministero della Giustizia tenendo conto di vari parametri (attualmente: popolazione, quantità degli affari, estensione del territorio e mezzi di comunicazione) allo scopo di assicurare la capillare distribuzione su tutto il territorio nazionale; tutti gli atti per i quali è richiesto l'intervento del Notaio sono annotati giornalmente nel Repertorio degli atti notarili, che dunque racchiude sia le operazioni destinate successivamente ad affluire nelle banche dati dell'Agenzia delle Entrate o del Registro delle Imprese o di altri Enti, sia quelle che, per loro natura, non hanno tali destinazioni finali.

Figura 1.1. Numero degli atti per distribuzione regionale in base al repertorio Tassi per 100.000 abitanti

La raccolta di questi dati “globali” rappresenta dunque un unicum in quanto, rispetto all'insieme dei dati di estrazione notarile, gli insiemi di dati custoditi da altre istituzioni si presentano come “sottoinsiemi”.

Inoltre, se da un lato è vero che non tutte le attività economicamente rilevanti “transitano” dagli studi notarili, dall’altro lato è altresì vero che non sfuggono alla rilevazione notarile attività che, pur meno influenti sotto il profilo economico, rivestono grande interesse sotto il profilo sociale e demografico.

La presente pubblicazione ha ad oggetto l’analisi statistica dei Dati Notarili raccolti nell’Anno 2021, il secondo anno consecutivo caratterizzato dalla pandemia globale.

Il dato che emerge con chiarezza è che, nonostante l’anno esaminato abbia visto chiusure generali localizzate (lockdown) nel primo semestre (il periodo dei “colori” delle Regioni), e forti limitazioni di numerose attività, a causa dell’obbligo di esibizione del “green pass”, nel secondo semestre, si assiste ad un deciso recupero delle attività economiche che tornano, quando non li superano, ai livelli dell’epoca precedente la pandemia.

Il notevole incremento di atti stipulati sul territorio Nazionale rispetto all’anno precedente, è sicuramente legato alla ripartenza di alcuni settori strategici quali turismo, ristorazione e relative filiere, praticamente fermi nel 2020, ma è anche, e soprattutto, figlio di una spontanea volontà di operare, di produrre, e, in una parola, di vivere, degli Italiani: l’attività economica dei privati, nel Paese, va avanti incessantemente, a prescindere dalle contingenze, ed è il vero motore del sistema Italia.

In particolare, si registra un aumento molto accentuato (+ 20%) del numero assoluto di Atti stipulati, come era ovvio (la pandemia ha causato una flessione nel 2020, rispetto all’anno 2019, pari al 10% circa del volume complessivo degli Atti stipulati, peraltro in linea con il calo del PIL Nazionale, che è stato calcolato in un meno 9% circa), ma ciò che più colpisce l’osservatore è l’incremento delle attività effettuate nel 2021, rispetto alle transazioni dell’anno 2019, calcolato in un più 9% circa di operazioni complessive. Il dato infatti è di molto superiore all’incremento del PIL Nazionale 2021 rispetto al PIL del 2019.

Nel dettaglio, il primo semestre del 2021 ha registrato un ovvio incremento (superiore al 41%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma soprattutto un notevole incremento, pari a circa il 10%, rispetto al primo semestre dell’anno 2019. Ed il trend è confermato nel secondo semestre del 2021, durante il quale si conferma un aumento simile, rispetto al secondo semestre dei due anni precedenti (Tab. 1. e Fig. 1.1). Confermato il dato generale: nel Nord del paese vengono stipulati circa il 54% del totale degli atti notarili, mentre il Sud (Isole comprese) non supera il 23% (Tab. 2 e Fig. 2.1).

Sostanzialmente invariata anche la ripartizione percentuale tra le macro categorie di contrattazioni curate dai Notai, e quindi, di riflesso, tra le varie modalità di utilizzo delle risorse economiche da parte degli Italiani, o comunque verificatesi nel Paese: il comparto immobiliare, infatti, rappresenta ancora più del 40% dell’attività notarile, dato che supera il 60% del totale degli Atti qualora si aggiungano i finanziamenti (normalmente collegati ad acquisti immobiliari).

Da notare che anche nel 2021 circa un terzo degli atti complessivamente stipulati nel corso dell’anno, è stato ricevuto in periodo prefestivo (giugno, luglio e dicembre), confermandosi nei numeri un dato storicamente ricorrente, che vede l’utenza accelerare la conclusione delle trattative, in prossimità di periodi di sospensione delle attività economiche (ferie d’agosto e periodo natalizio) (Tab. 3 e Fig. 3.1).

In leggera flessione il societario, al 9% nel 2021 (era al 11% nel 2019 ed al 10% nel 2020) (Tab. 4).



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