Impresa e società

Analisi 2021

Le Società di Capitali costituiscono circa il 75% del totale. In Lombardia e Veneto il 30% delle imprese familiari.

Nel 2021 le imprese a conduzione familiare risultano prevalentemente localizzate in Lombardia e Veneto (sommate insieme raggiungono il 30% circa del totale delle imprese familiari), confermandosi il trend della serie storica degli anni 2016-2020. Più in generale, il fenomeno dell’associazionismo tra familiari nella conduzione dell’attività di impresa è allocato costantemente per più del 60% dei casi al Nord del Paese. Nelle Isole viene costituito non più del 7% delle Imprese familiari presenti sul territorio Nazionale (Tab. 50 e Tab. 51.).

Figura 51.1. Costituzione di impresa familiare per area geografica (Tassi per 100.000 abitanti)

Le costituzioni sono aumentate del 17% rispetto all’anno precedente, come prevedibile, ma è da evidenziare che hanno quasi raggiunto il numero assoluto registrato nell’anno 2019.

Più della metà (55%) delle Costituzioni di Impresa Familiare è concentrata nel mese di dicembre, a ridosso della chiusura del periodo d’imposta (Tab. 51_1).

La netta maggioranza degli associati si trova nella fascia d’età 18 – 35 anni (per convenzione, considerati “giovani”), e prevalentemente (circa il 60%) costituita da soggetti di sesso maschile (Tab. 52 e Tab. 53).

Nel panorama degli Atti Costitutivi di Enti che esercitano attività di Imprese in forma collettiva, le Società di Capitali costituiscono addirittura il 75% del totale a dimostrazione del fatto che il tipo S.R.L. ha praticamente soppiantato le collettive e le accomandite (Tab. 54).

Al secondo posto per numero di Atti Costitutivi in percentuale si trovano le Società di Persone e le Associazioni temporanee di Imprese, ma il rapporto è molto sbilanciato a danno di queste due ultime categorie, che si attestano entrambe intorno al 12% del totale.

Si rileva che le costituzioni di imprese collettive in genere sono ben il 22% in più dell’anno precedente (addirittura il numero di costituzioni registrate nei mesi di marzo e aprile del 2021 raggiunge un numero fino a 6 volte superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020!), ma colpisce il dato di costituzioni dell’ultimo trimestre dell’anno in esame, allineato a volumi pre-Covid.

Il numero assoluto di scioglimenti, peraltro, è lo specchio del dinamismo del fenomeno dell’impresa collettiva, tant’è che nel periodo pre-Covid si registrano numeri assoluti superiori fino al 30% superiori rispetto ai due anni di pandemia, ma ad essi corrispondono un numero altrettanto più elevato di costituzioni.

Da notare come il fenomeno della Cooperazione stenti ad affermarsi nel Paese: gli Atti Costitutivi delle società mutualistiche non arrivano al 3% del complesso delle Costituzioni.

Più in generale, quasi la metà degli Atti Costitutivi vengono stipulati nelle regioni del Nord (Tab. 55 e Tab. 56).

Il mese di dicembre di ogni anno si conferma come quello in cui si concentrano gli scioglimenti di società: durante l’anno esaminato, il primo intero semestre registra quasi lo stesso numero di scioglimenti del solo mese di dicembre (Tab. 54). Viceversa, le new-co prendono vita, prevalentemente, nei primi due mesi dell’anno, nei quali si concentra quasi un quinto del totale degli Atti costitutivi dell’intero anno (Tab. 57).

Da registrare, nell’ambito delle modifiche statutarie, che appena il 12% di esse consistono in aumento di capitale effettivo (non legato cioè ad un ripianamento perdite) (Tab. 58). E, a tal proposito, emerge che il 60% circa degli atti di modifica dello statuto è stipulato nel Nord del Paese (Tab. 59 e Tab. 60). Anche per le modifiche statutarie in genere (diverse da Scioglimenti) si riscontra l’effetto emotivo del fine anno, in quanto circa il 20% delle modifiche statutarie dell’intero anno, si registra nei mesi di novembre e dicembre (Tab. 61). Tutti questi dati confermano il trend dell’anno 2019.

Infine, si osserva che quasi la metà del totale delle Trasformazioni, Fusioni e Scissioni, operazioni che manifestano la volontà dell’imprenditore di rilanciare l’attività, ripensando la propria struttura organizzativa, mediante modifiche del tipo societario (prevalentemente di tipo evolutivo) ovvero accorpamento di più enti collettivi tra loro, ovvero mediante diversificazione e specializzazione di intere porzioni delle proprie strutture, sempre al fine di ottimizzare i costi e le risorse, è concentrata nelle tre regioni Lombardia, Veneto e Emilia Romagna (Tab. 63 e Tab. 64).

La frenata del 2020 aveva inciso sul volume complessivo delle operazioni societarie “straordinarie”, flessione derivata soprattutto dal calo delle operazioni di trasformazione “progressiva”, da società di persone a società di capitali, normalmente derivanti da sviluppo economico dell’impresa, fenomeno evidentemente diminuito nell’anno 2020.

L’anno 2021 segna invece un deciso ritorno ai livelli ordinari delle operazioni societarie che accompagnano lo sviluppo imprenditoriale (Tab. 62). Un dato emblematico è fornito dal numero assoluto delle operazioni straordinarie: nel 2019 sono state circa 18.200, nel 2020 scendono a circa 16.200, per risalire nel 2021 a circa 18.800.


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