Il 2021 recupera sul 2020 e segna anche un deciso incremento rispetto al 2019. Il maggiore ricorso al credito in Friuli-Venezia Giulia, seguono Lombardia e Emilia Romagna. Il capitale complessivo erogato dagli Istituti di credito per finanziamenti ipotecari ha superato i 69 miliardi di Euro (quasi +20% rispetto al 2020 e +10% rispetto al 2019). L’età prevalente appare quella compresa tra i 36 ed i 45 anni, a conferma della necessità di una certa stabilità economica per poter accedere al credito.
A fronte di un numero complessivo di mutui pari a più di 396.000 nel 2019, e di poco più di 363.000 nel 2020, il 2021 ne fa registrare oltre 448.000, con incremento pertanto di oltre il 23% rispetto all’anno precedente, e di circa il 13% rispetto all’anno precedente alla pandemia, che quindi rappresenta un anno di migliore riferimento. L’unico aspetto negativo appare il dato comparato tra il primo ed il secondo semestre, che – nell’anno 2021 – vede un lieve rallentamento nel secondo rispetto al primo, e ciò in controtendenza rispetto ad entrambi gli anni precedenti (Tab. 25).
Qualche lieve modifica invece emerge, rispetto agli anni precedenti, nel rapporto tra le Regioni, che comunque nel complesso hanno pressoché mantenuto i rispettivi rapporti numerici. Gli abitanti che fanno maggiore ricorso al credito si confermano quelli del Friuli-Venezia Giulia con una media di 1.136 finanziamenti ogni 100.000 abitanti. Al secondo posto la Lombardia, che sale rispetto agli anni scorsi, mentre al terzo posto sale l’Emilia Romagna, che negli ultimi anni aveva guadagnato una piazza d’onore, seguono le “tradizionali” Valle d’Aosta ed il Trentino Alto Adige. Fanalini di coda la Calabria e la Basilicata (Tab. 26).
Figura 26.1. Mutui con garanzia su beni immobili per distribuzione regionale (Tassi per 100.000 abitanti)
Ancora una volta è il mese di luglio a confermarsi il mese in cui si contra il maggior numero delle operazioni (totalizzando da solo quasi l’11% del totale), ovviamente bilanciato dal mese di agosto (che fa segnare solo il 3,36%), a causa della consueta chiusura per le ferie estive pressoché generalizzata in tutto il Paese (Tab. 27.1).
Significativi, inoltre, i dati relativi al capitale erogato nel corso dell’anno, riassunti, da cui emerge nuovamente un aumento nel secondo semestre dei finanziamenti di importo compreso tra i 100.000 ed i 500.000 Euro.
Tale dato è in linea con quello segnato nel 2019 (Tab. 28 e Figura 29.4).
Nel corso del 2021 il capitale complessivo erogato dagli Istituti di Credito per finanziamenti ipotecari ha superato i 69 miliardi di Euro (in aumento di quasi il 20% rispetto al 2020 e di quasi il 10% rispetto al 2019) (Tab. 29).
Tale dato appare ancor più significativo se letto in combinazione con quelli sulle tipologie dei finanziamenti, dai quali merge che le operazioni di surroga hanno inciso meno del 7% sul tutale (erano meno poco più dell’8% nel 2019, e comunque da anni in un continuo trend calante, se si esclude l’anno della pandemia) (Tab. 30). Poiché, com’è noto, tali operazioni di surroga non rappresentano “nuove” operazioni in senso economico, essendo mere rinegoziazioni di rapporti debitori preesistenti, è possibile concludere che circa il 93% del capitale erogato si riferisce in verità a nuova liquidità immessa nel sistema produttivo nazionale.
In relazione al genere ed all’età, le operazioni di finanziamenti continuano a concentrarsi sulla popolazione di età compresa tra i 18 ed i 45 anni, con una prevalenza consolidata del genere maschile rispetto al femminile) (Tab. 31).
Sotto il profilo demografico, in ogni caso, l’età di gran lunga prevalente appare quella compresa tra i 36 ed i 45 anni, ove si registrano circa 2.051 operazioni di finanziamento ogni 100.000 abitanti, a conferma della necessità di una certa stabilità economica per poter accedere al credito (31T).
Consiglio Nazionale del Notariato © 2022