Il 2024 registra numeri assoluti in linea con l’anno precedente, confermati dall’andamento degli Onorari repertoriali Notarili, che segnano un aumento del due per cento circa, rispetto al 2023. L’attività economica del Paese non ha subito una flessione negativa, come avrebbe potuto accadere alla luce della situazione internazionale contingente, registrandosi al contrario una leggera risalita rispetto all’anno precedente, seppur non l’attesa spinta verso i livelli pre-pandemia. D’altro canto, gli eventi bellici in Ucraina perdurano, e non si vede all’orizzonte una immediata prospettiva di pace; a questo, in seguito ai drammatici eventi del 7 ottobre 2023 al confine di Israele, si è aggiunto il pesante aggravarsi della crisi nel quadrante medio orientale, che ha determinato ricadute sul costo del petrolio e dell’energia in generale, e di riflesso, sul costo della vita, e quindi sui consumi e sull’attività di impresa. Nonostante la percezione di incertezza del futuro, che tradizionalmente influenza in senso negativo ogni attività economica, il motore del Paese va avanti incessante.
Il sistema notarile facilita la raccolta dei dati derivanti delle operazioni effettuate dai Notai: la Categoria infatti è organizzata su base territoriale, articolata nei Distretti Notarili; di norma è istituito un Distretto Notarile in ogni circondario di Tribunale e ogni Distretto Notarile è a sua volta composto da un numero variabile di Notai, programmato periodicamente dal Ministero della Giustizia, tenendo conto di vari parametri (attualmente: popolazione, quantità degli affari, estensione del territorio e mezzi di comunicazione), allo scopo di assicurare la capillare distribuzione della presenza su tutto il territorio nazionale; tutti gli atti per i quali è richiesto l'intervento del Notaio sono annotati giornalmente nel Repertorio degli atti notarili, che dunque racchiude sia le operazioni destinate successivamente ad affluire nelle banche dati dell'Agenzia delle Entrate (e dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare - OMI), o del Registro delle Imprese o di altri Enti, sia quelle che, per loro natura, non hanno tali destinazioni finali.
La raccolta di questi dati “globali” rappresenta dunque un unicum in quanto, rispetto all'insieme dei dati di estrazione notarile, gli insiemi di dati custoditi da altre istituzioni si presentano come “sottoinsiemi”.
Inoltre, se da un lato è vero che non tutte le attività economicamente rilevanti “transitano” dagli studi notarili, dall’altro lato è altresì vero che non sfuggono alla rilevazione notarile attività che, pur meno influenti sotto il profilo economico, rivestono grande interesse sotto il profilo sociale e demografico.
Figura 1.1. Numero degli atti per distribuzione regionale in base al repertorio Tassi per 100.000 abitanti
Dalla lettura dei Dati Statistici Notarili (DSN), si registra una sostanziale equivalenza del numero assoluto di atti stipulati rispetto al 2023 (alla quale corrisponde logicamente un lieve aumento degli onorari repertoriali notarili, pari al 2,4% %) (Tab. 1 e Fig. 1.1).
Da notare che, mentre tutto il territorio nazionale vede una crescita più o meno uguale del numero assoluto di atti stipulati (meno dell’uno per cento in aumento), fanno eccezione in senso positivo la Campania, vicina al 4%, e soprattutto la Calabria, dove la crescita è molto più marcata, arrivando a superare il 5% di aumento rispetto all’anno precedente.
Nel 2024 si registra una timida ripresa del volume globale di finanziamenti erogati dagli Istituti Bancari, in contro tendenza rispetto al crollo dell’anno precedente, dovuta al fatto che il tasso di interesse della Banca Centrale Europea è stato ritoccato più volte al ribasso.
Si osservi ancora, a conferma della tendenza sopra esposta, che il valore del PIL nazionale dell’anno 2024 è in aumento rispetto all’anno precedente di appena lo 0,7%.
Confermato il dato generale: nel Nord del paese (a partire dalla Toscana) viene stipulato circa il 60% del totale degli atti notarili. Sostanzialmente analoga la distribuzione degli atti tra le varie aree del Paese, nel primo e nel secondo semestre dell’anno (Tab. 2 e Fig. 2.1).
Da notare che anche nel 2024 il numero di atti ricevuti nei mesi prefestivi dell’anno è molto più elevato rispetto a qualsiasi altro analogo periodo, registrandosi in luglio ed in dicembre rispettivamente circa 400.000 stipule, (dove la media mensile è di circa 300.000), confermandosi nei numeri un dato storicamente ricorrente, che vede l’utenza accelerare la conclusione delle trattative, in prossimità di periodi di sospensione delle attività economiche (ferie d’agosto e periodo natalizio) (Tab. 3 e Fig. 3.1).
Sostanzialmente invariata anche la proporzione tra i comparti di attività effettuate, cioè la ripartizione percentuale tra le macro categorie di contrattazioni curate dai Notai, e quindi, di riflesso, tra le varie modalità di utilizzo delle risorse economiche da parte degli Italiani, o comunque verificatesi nel Paese: il comparto immobiliare, infatti, rappresenta quasi il 50% dell’attività notarile, dato che supera il 60% del totale degli atti qualora si aggiungano i finanziamenti (normalmente collegati ad acquisti immobiliari), mentre il 36% circa è rappresentato da tutte le altre attività (costituzioni, modifiche e scioglimenti di società, operazioni su quote o azioni societarie, e altre operazioni di minore consistenza numerica).
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